Isola di estrema bellezza, fatta di spiagge, ed alture che sprofondano a picco nel mare del golfo di Napoli, fatta da piccoli borghi come quello di Terra Murata e della Corricella, "l'isola di Graziella" dal famoso romanzo di Alphone De Lamartine, come tutte le isole è estremante devota, e nei soli 4 Km si possono apprezzare diverse chiese di notevole fascino.
E dopo l'Abbazia di San Michele patrono di Procida, la chiesa più importante dell'isola, è Santa Maria delle Grazie edificata nella spettacolare Piazza dei Martiri, una piazza che i Procidani vollero cosi chiamare in ricordo dei rivoluzionari della Repubblica Napoletana giustiziati a Procida dai Borboni. E non è un caso, che nella splendida cornice di Piazza dei Martiri ogni anno il Venerdì Santo Prima di Pasqua avvengono le scene più rappresentative della celebre Precessione dei Misteri.
A pochi passi dalla strada che conduce al borgo della Corricella, la Chiesa Madonna delle Grazie, domina il borgo reso celebre dal compianto attore Massimo Troisi.
Le origini della Chiesa di S. Maria delle Grazie
Le prime origini della chiesa risalgono alla costruzione di una piccola cappella nel 1521, come testimonia l'inventario Abbaziale. Successivamente, per volere dell'arcivescovo Innico Caracciolo, nel 1679 fu edificato l'attuale la tempio, un edificio in pieno stile baracco caratterizzato da una pianta a croce greca con un braccio trasversale più ampio. Appena entrati alla sinistra della chiesa, vi è la sagrestia, caratterizzata dalla presenza di armadi intarsiati in noce. Nella sagrestia è possibile ammirare una preziosa tela del XVIII secolo realizzata dalla scuola napoletana, che raffigura l'Immacolata con Santa Lucia e San Gaetano da Tiene. Al interno della chiesa, si trovano numerosi disegni floreali e stucchi settecenteschi. Composta da ben cinque altari, che sono devoluti, a San Giuseppe, San Maria Goretti, San Francesco d'Assisi e all'Addolorata.
L'altare maggiore della chiesa è dominato da una tela, che rappresenta appunto la Madonna delle Grazie. Seppur di data incerta, i Procidani, sostengono che la presenza della stessa sia risalente alla vecchia cappella. Nel 1854, il popolo procidano nel ringraziare la Madonna per il miracolo, della fine della peste impreziosì la tela, ricoprendola di oro ed argento.
La chiesa divenne Santuario Mariano il 10 agosto del 1924, e vennero apposte dal Cardinale Ascalesi, le corone. Nel 1974 in occasione dell'Anno Santo, la chiesa vide una profonda restaurazione, mentre nel 1997 venne restaurata la preziosa tela di Santa Maria delle Grazie.
Visitabile tutti i giorni, le funzioni religiose sono celebrate quotidianamente, alle 08:00 del mattino, il sabato sera alle 19.00 e la domenica mattina alle 10.30. La Madonna viene adorata con una bellissima festa religiosa e popolare il 2 luglio, ecco perché programmare una vacanza a Procida in quelle date può essere un modo diverso per apprezzare l’isola.